ECONOMIA
Da
oltre mezzo secolo la provincia di Siracusa da area prevalentemente
agricola si è trasformata in area industriale con una concentrazione
delle attività economiche in particolare lungo le coste.
Le raffinerie e gli impianti chimici hanno dato lavoro ad un elevato
numero di residenti, ma hanno anche richiamato flussi di lavoratori
pendolari dai centri vicini.
Non
mancano tuttavia nella provincia di Siracusa le attività
agricole. Alla ricca piana del Nord coltivata ad agrumi, fa riscontro
l'area orientale e meridionale dove si pratica una fiorente cultura
del pomodoro "ciliegino" e del melone "cantalupo"
che stanno soppiantando in alcune zone le tradizionali culture della
vite e del mandorlo.
Apprezzato
più dall'antichità e cantato da poeti come Teocrito
e Virgilio è il profumato miele di Sortino.
Rinomata
ed utilizzata in Italia e all'estero da industrie dolciarie e di
confetteria è la mandorla di Avola, la varietà "pizzuta".
Sviluppata
la pesca a Portopalo e nel borgo marinaro di Marzamemi dove alcune
aziende artigiane sono specializzate nella conservazione dei prodotti
derivati dalla lavorazione del tonno e del pesce azzurro, bottarga,
ventresca, alici, filetti di tonno sott'olio.
Pregiati
sono i due vini doc della provincia: il Marsala di Noto ed il Moscato
di Siracusa.
Tutelato
dalla denominazione di origine protetta della Comunità
europea, l'olio degli Iblei vanta in provincia di Siracusa eccellenti
produzioni anche nei territori di Buscemi, Ferla e Cassaro.
Anche
il turismo è una grande risorsa per l'economia siracusana.
Negli
ultimi decenni sono sorte parecchie strutture alberghiere atte a
soddisfare il turismo, particolarmente quello estivo richiamato
dai bagni di mare e di sole, cui si aggiunge la possibilità
di escursioni nelle riserve naturali e nelle località d'arte.
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